venerdì 18 novembre 2011

Tra passato e futuro L’archeologia diventa avanguardia


borsa mediterranea del turismo
 
 
 
Espositori da tutto il mondo Turchia ospite d’onore con il ministro alla Cultura Gunay Oggi seminari e mostre
Al via la quattordicesima edizione nel salone espositivo di Paestum


CAPACCIO. Un’osmosi instancabile tra passato e futuro pervade gli spazi della quattordicesima edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, allestita all’interno del Centro espositivo dell’Hotel Ariston e inaugurata ieri. A rappresentare l’avanguardia è, prima di tutto, l’incontro tra decine di culture diverse, tutte riunite nell’ampia area che accoglie le ambasciate provenienti da Marocco, Guatemala, Albania, e via dicendo; una presenza che legittima l’interesse internazionale verso un evento da ritenersi raro nel promuovere l’incontro mondiale tra siti archeologici. La Turchia è il Paese ospite d’onore dell’edizione 2011, ponte tra Oriente e Occidente e sito di immenso valore archeologico; nelle vesti di portavoce è giunto a Paestum il ministro della Cultura Erturul Gunay, che ha salutato i partecipanti con un discorso in cui ha evidenziato due punti sostanziali: l’importanza dell’entrata della Turchia nell’Unione Europea e la collaborazione tra i Paesi, fondamentale per la lotta al traffico illegale internazionale di opere d’arte.


• Particolare interesse suscita nei visitatori la libreria interattiva brevettata dalla Stark: i libri più preziosi della biblioteca di Federico da Montefeltro possono essere rapidamente "sfogliati" su una parete di due metri per uno e mezzo, grazie a un sofisticato sistema che è in grado di individuare il movimento della mano che indica un particolare libro.
• A pochi metri, una vasta area di archeologia sperimentale ospita stand che propongono la rievocazione di pratiche lontane nel tempo: come il conio di monete, o di epigrafia su pietra nell’antico alfabeto leponzio, adoperato dai popoli celtici che vissero nelle regioni Settentrionali, in particolare la Brianza, in epoca preromana; o come l’uso di ungere con un particolare grasso le corde vegetali dell’arco adoperato dagli arcieri nel tardo Medioevo, che fu determinante nelti della battaglia di Azincurt, come spiega uno dei membri dell’associazione "Popolo di Brig". Nella stessa sezione è possibile visitare uno stand in cui vengono mostrati utensili, abiti e accessori impiegati in epoca preistorica, come ad esempio lo zaino, costruito dallo studioso pistoiese Alfio Tommaselli, che ricalca un modello di 5mila anni fa.
• Un’offerta che oscilla dalla formazione alla gastronomia è quella dei padiglioni che riempiranno la quattro giorni impreziosita da numerosissime attivitá in calendario: conferenze, incontri e workshop, mostre e proiezioni. Tra queste: il seminario dei gruppi archeologici d’Italia (oggi dalle ore 10 alle 18); l’incontro con i redattori della rivista Archeo (domani alle ore 10); l’incontro "Donne e archeologia" (domani alle ore 18). E anche quest’anno, "Archeovirtual", la mostra che presenta le più avanzate applicazioni frutto del connubio tra l’archeologia e la computer grafica, troverá spazio all’interno dell’evento messo in piedi dalla provincia di Salerno, dalla Regione Campania e dal Parco del Cilento e Vallo di Diano.
Alessandra De Vita
© riproduzione riservata
"La Città" - 18.11.2011

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