venerdì 28 gennaio 2011

Approvata in consiglio regionale la legge sulla violenza di genere

Anna Petrone: «Grande senso di responsabilitá civile e politica»




napoli. Il Consiglio regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha approvato all’unanimitá la proposta di legge "Misure di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere", a firma delle consigliere Anna Petrone, Angela Cortese, Rosa D’Amelio del Pd, Bianca D’Angelo, Daniela Nugnes, Eva Longo, Mafalda Amente, Paola Raia, Antonia Ruggiero e Monica Paolino del Pdl, Annalisa Vessella dei Popolari Italia Domani, Sandra Lonardo dei Popolari per il Sud e Anita Sala di Idv. Soddisfazione è stata espressa da Anna Petrone, vicepresidente della commissione regionale "Sanitá e sicurezza sociale", secondo la quale con il voto all’unanimitá il consiglio ha dimostrato «un significativo senso di responsabilitá civile e politica che, oltrepassando gli steccati ideologici, ha sancito ulteriormente un atto di profonda civiltá a tutela delle donne e di una sana convivenza civile, senza prevaricazioni di genere. Ora è il tempo di passare dalle intenzioni della norma - ha concluso Petrone - ai fatti delle procedure attuative, per evitare che la legge si riduca solo a un’enunciazione di principi».
• Una legge, ha detto la consigliere Cortese, che ne è stata relatrice in Consiglio, «dedicata a tutte le donne che hanno subito violenza, la prima causa di morte femminile in Italia».
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"La Città" 28.01.2011

mercoledì 26 gennaio 2011

"Ventotene, isola di confino" A Vallo iniziativa del Comune

VALLO DELLA LUCANIA. Storie di confino e di deportazione attraverso una narrazione a più voci. Così Vallo della Lucania ricorderá la "Giornata della memoria", nell’aula del consiglio comunale, su iniziativa del Comune e dell’associazione Aspasia. Lo fará con un libro, "Ventotene. Isola di confino. Confinati politici e isolani sotto le leggi speciali (1926-1943)", Edizioni L’ultima Spiaggia di Ventotene, 2009, di Filomena Gargiulo, per la presentazione dello storico ed editore Giuseppe Galzerano. L’autrice è insegnante elementare a Formia, è nata a Ventotene e ha studiato a Vallo della Lucania. Ha curato la mostra antropologica "Il tempo di Ventotene" e ha pubblicato "I Ventotenesi" (2005). La particolaritá dell’opera ha spinto un libraio, Fabio Masi, a fondare la casa editrice che lo pubblica. Per la prima volta è staro ricostruito quel lungo periodo, 16 anni, in cui il fascismo volle fare dell’isola il luogo di soggiorno obbligato degli oppositori politici, una schiera di antifascisti che comprendeva anarchici, socialisti, comunisti. Uomini - tra loro Sandro Pertini,Ernesto Rossi, Umberto Terracini, Altiero Spinelli, Giuseppe di Vittorio - e anche donne. I loro nomi - centinaia - sono tutti nel libro, che ne fa un elenco completo e documenta anche la convivenza forzata tra locali, confinati e fascisti. La presentazione sará preceduta, alle 10, dai saluti del sindaco Emilio Romaniello e della presidente di Aspasia Caterina Mastrogiovanni. Poi, "Memoria è vita" di don Gianluca Cariello, e a seguire la testimonianza del deportato Pietro Rizzo, in chiusura Massimo Sica con "La vita dipinta: valore del ricordo attraverso l’arte dei murales". Una mostra a tema di artisti cilentani e, alle 12, la presentazione dei lavori degli studenti degli istituti superiori di Vallo della Lucania.
Rosamaria Morinelli
"La Città" 26.01.2011

Medaglia d’oro a sedici salernitani La consegna a Palazzo dei Marmi

Pagina 35 - Cultura
Il prefetto assegnerá l’onoreficenza del presidente della Repubblica
Medaglia d’oro a sedici salernitani La consegna a Palazzo dei Marmi

• SALERNO. Saranno 16 i cittadini salernitani ad essere insigniti della medaglia d’onore concessa dal presidente della Repubblica Napolitano ai militari e civili italiani deportati nei lager nazisti. A consegnare il riconoscimento il prefetto Marchione nel corso di una cerimonia che si terrá domani - nel "Giorno della memoria", istituito dal Parlamento nel 2000 per ricordare le vittime delle persecuzioni naziste - alle ore 12 nel salone dei Marmi del Comune di Salerno. L’iniziativa vuole ricordare i terribili eventi che caratterizzarono la seconda guerra mondiale raccontando, sul filo della memoria, le testimonianze di politici e militari che furono sottoposti a vessazioni ed umiliazioni di ogni tipo nei campi della morte. I reduci dei campi di concentramento appartengono, per lo più, alla classe 1923. A ricevere la medaglia 5 cittadini di Scafati: Ciro Abagnale, nato il 24 maggio 1923; Arturo Annarumma, nato il 10 marzo 1923; Antonio Coppola, nato il primo giugno 1924; Gennaro Longobardi, nato il 19 novembre 1924, Francesco Mariaamburgo Coppola, nato il 24 settembre 1923. Tre di Salerno: Antonio Onorato, nato il 20 novembre 1913; Raffaele Sarno, nato il 22 dicembre 1924, Vincenzo Senatore, nato il 19 ottobre 1917. Due di Roccapiemonte: Vincenzo Pagano, nato il 3 maggio 1926, Giovanni Pannullo, nato il 12 dicembre 1923. E ancora: Cosimo Gentile di Palomonte, nato il 13 dicembre 1923; Giuseppe Lamanna di Camerota, nato il 10 novembre 1919; Aniello Lamassa di Centola, nato il 19 gennaio del 1915; Liberato Letteriello di Campagna, nato il 13 settembre 1924; Carmine Pagano di Pontecagnano, nato il 24 aprile 1924, Antonio Spagnolo di Bellizzi nato il 12 giugno 1923. (a. c.)
"La Città" 26.01.2011

Incontro sullo stalking


Pellezzano. Oggi alle ore 10.30, al teatro La Quercia a Capezzano, ultimo incontro del progetto di formazione "Educazione alla legalitá, sicurezza e giustizia sociale" destinato alle scuole medie del Comune.
• Si parlerá di stalking nell’ultima delle lezioni sulla legalitá promosse dall’amministrazione comunale. Un incontro che si annuncia di grande interesse anche per la presenza di una testimone: una donna che racconterá ai ragazzi la sua storia e come questa abbia cambiato la sua vita.
• Interverranno la sociologa Carmela Greco e il criminologo Sante Massimo Lamonaca. Sará presente, con la dirigente scolastica Franca Masi, la presidente del consiglio comunale di Pellezzano Eva Longo.

lunedì 24 gennaio 2011

LA DIETA MEDITERRANEA ALIMENTA LA SPERANZA

Scritto da Carmine Palumbo
Domenica 26 Dicembre 2010 23:34

Il riconoscimento de “La dieta mediterranea” come patrimonio immateriale dell’Unesco è l’ultima occasione di tante occasioni che i tempi moderni hanno riservato al nostro territorio: “Parco nazionale”, “Patrimonio Unesco per Paestum Velia, Certosa di Padula”, Patrimonio Unesco per il paesaggio Cilentano”, “Riserva di Biodiversità”, “le riserve marine di Santa Maria e Camerota”, “Global Geoparks Network”, “la Borsa del Mediterranea del Turismo Archeologico”, “Exposcuola”.

Fa bene Amilcare Troiano, il presidente del parco Nazionale del Cilento e Diano, a ricordarlo in ogni occasione. Tante opportunità, poca convinzione nel coglierne a pieno le valenze e la “portanza” nel settore del turismo. Senza scomodare i massimi sistemi, si è sempre avuta l’impressione che gli elementi citati fossero posti ai margini della politiche del e per il territorio. Basti pensare a come sono stati impiegate risorse impegnate dalla regione Campania proprio sui grandi attrattori, per rendersi conto che la “teoria” pronosticava della cose, nella realtà ne sono state realizzate altre ad uso e consumo degli interessi di bassa “cucina” politica locale. Infatti, le sostanziose risorse poste sui capitoli di bilancio per valorizzare e rendere motori di sviluppo il patrimonio archeologico e naturalistico del Cilento e Vallo di Diano poco hanno prodotto nel senso desiderato. L’opportunità che ci viene data con l’aggiunta di quest’ultimo “gioiello” al palmares del nostro territorio, è un’ulteriore occasione per recuperare anche tutto quello che abbiamo dimenticato nella “cantina” della nostra memoria civica. Approfittare della “popolarità” che il tema suscita nell’immaginario collettivo è un imperativo che non possiamo eludere come già è avvenuto nelle passate occasioni. “L’Alimentazione Mediterranea” va a braccetto con uno dei pochi settori turistici in grande fermento: “l’enogastronomico”. Questo ci pone in condizioni di vantaggio nei confronti di altre e più blasonate mete italiane ed estere. Dobbiamo imparare a trarne vantaggio conducendo gli operatori del settore sulla strada maestra del portare in tavola le nostre tipicità e, allo stesso tempo, provare a condizionare le scelte di promozione che gli enti proposti hanno in calendario per il prossimo futuro.Regione, Provincia, Camera di Commercio e Parco del Cilento e Diano devono “imparare” a cooperare per evitare dannose, dispendiose e, a volte, “ridicole” sovrapposizioni. Ogni “soldo” che verrà speso per farci conoscere, deve essere monitorato per capire se ottiene ritorni in termini di presenze nella nostra provincia. Anche gli operatori turistici e i produttori agricoli dovranno imparare a “collaborare”, prima fra loro, e poi con gli enti stessi per arrivare ad una comunicazione integrata: la sola che è anche efficace. Dal 1° dicembre si vola da Salerno verso il”mondo” con la compagnia di bandiera: cominciamo a far salire a bordo, insieme ai passeggeri anche i “prodotti” tipici dell’alimentazione cilentana”…Sprecare anche l’ennesima occasione per avviare la costruzione di un sistema territoriale che si riconosce in una meta turistica di alta capacità attrattiva sarebbe deleterio, se non autolesionista.

Bartolo Scandizzo