sabato 27 giugno 2015

“La Donna del Sud”, il nuovo libro autobiografico della Professoressa Creola Izzo

Si è svolta anche a Capaccio-Paestum, venerdì 26 giugno, la presentazione del terzo libro della Professoressa Creola Izzo.

Nata a Pagani (Sa) nel 1946, laureata in Lettere e Filosofia, ha insegnato materie letterarie presso un istituto religioso del suo paese di origine, a Verona e a Capaccio-Paestum, la città della Antica Magna Grecia che ha rappresentato il ritorno nella sua

Campania, la terra felix dei Romani…Capaccio, crocevia del Cilento…terra di mito, storia, leggenda, arte e cultura, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità”.
Terra intrisa di quella cultura tanto amata dal padre, il cui sogno
“era che i figli si acculturassero, ed era lì che investiva, comprando libri a iosa. La moglie andava ripetendo sempre che se fosse sopraggiunto un terremoto la loro casa l’avrebbero tenuta su tutti quei libri! Quando la mamma diceva queste parole, il padre andava su tutte le furie”.
(dal libro dell’autrice La Donna dagli occhi alla Bizantina)
Donna coraggiosa e piena di energie, da sempre valorizza, con grande orgogli, le proprie origini di “donna del Sud”.
Nel suo secondo libro “ La mia Destra”, l’autrice ha tracciato anche un percorso storico-politico in cui, con chiarezza e semplicità, ha esposto il suo ideale politico.
Per lei, infatti, “la politica ha rappresentato e rappresenta la vita” ed ha stimolato nei sui allievi l’interesse per la politica.
La mia Destra, come la stessa autrice sottolinea, rappresenta “una agevole lettura, non uno studio politico approfondito”.
Partendo dalla destra storica, il saggio offre un chiaro excursus di una parte della storia italiana, attraverso la prima e la seconda guerra mondiale, fino ai giorni nostri.
“La mia Destra è liberale ed attenta al sociale, è capace di riunire intorno a questioni terminate quali: la sicurezza, il rispetto della polizia, le leggi giuste e pene adeguate per chi non compire il proprio dovere, l’immigrazione governata e controllata, la tutela del lavoro e il riconoscimento dei meriti”.
(dal libro dell’autrice “La mia                                                                                       Destra”)
Con lo stesso orgoglio la professoressa Creola Izzo, nel suo primo libro, ha abbracciato il dolore per perdita del caro fratello Cassio ed ha raccontato la sua storia, come aveva promesso, ne “La donna dagli occhi alla Bizantina”, ritenendo che
“…il futuro senza passato non ha motivo di esistere…”
Ecco allora che l’autrice nell’ultimo libro autobiografico racconta di un passato di cinquant’anni di storia personale e politica.

“Il mio pensiero è andato a ritroso nel tempo, nel tentativo di un’analisi profonda delle origini, ricercate nel modello greco e romano”, afferma la Professoressa Izzo, ”Il racconto s’intesse di storia quotidiana, di fatti vissuti, di accadimenti gioiosi e luttuosi, susseguitisi nel corso del tempo.
Inizialmente è presente la figura di mia madre, donna di qualità morali e materne eccezionali, ma anche quella di mia sorella Gorizia, eroina del lavoro.
Ho cercato di rappresentare la donna del Sud nelle sue sfaccettature, dalla contadina alla maestra elementare, alla sarta, all’ostessa, descrivendo il loro lavoro e la forza d’animo che mettevano nell’esercitarlo.
Ho ricordato e descritto il 68’, movimento rivoluzionario vissuto durante gli studi universitari, e il femminismo alla mia maniera, in quanto la mia idea politica era diversa da quella della contestatrice della sinistra sessantottina”.

Infine la professoressa manda un messaggio importante, soprattutto ai nostri giorni: “Ho cercato di far capire che l’altra metà del Cielo al Sud è sensibile, intelligente, grande lavoratrice, amante della casa, amorevole con i figli, ma non un oggetto di possesso; con l’uomo viaggia nella vita e in questo percorso ci si aiuta a vicenda per superare le tante difficoltà”.

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“Il libro di Creola Izzo è un oltre che un'autobiografia”, afferma la professoressa Luciana Desiderio, ex-alunna dell’autrice,”è un libro d'amore ,un sentimento che fa da cornice a tutto il romanzo.
Non è l'amore relazionale, ma l'amore nella sua totalità.
Amore per il proprio paese, per i luoghi dove ha vissuto, l'amore per la sua gente per le sue donne, quelle del Sud.
Donne descritte amorevolmente sottolinendo il decoro, la dignità e la forza storica posseduta da ognuno.
E poi ci sono le due donne più amate dall' autrice: la mamma, la sorelle descritte e ricordate e spesso invocate, con nostalgia e amore.
Il libro di Creola è un libro di libertà di quella libertà basata sulla forza dell' onestà.
Una lettura che lascia il segno”.


Anna Katia Di Sessa

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