martedì 23 dicembre 2008

Tutti sul presepe Regalo della Carfagna ai colleghi ministri


NAPOLI (22 dicembre) - Il governo in formato presepe è l'idea regalo del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che, per Natale, ha donato a ogni suo collega una statuina di terracotta con le loro sembianze. Il lavoro è stato commissionato dal ministro all'artigiano di San Gregorio Armeno a Napoli che, con la stessa tecnica utilizzata per i pastori del presepe, ha plasmato in terracotta il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ed i ventidue ministri. Di Virgilio, autore di riproduzioni di personaggi protagonisti della politica, dello sport e della cronaca, ha riprodotto i ministri in classici vestiti scuri con giacca e pantalone, anche per le donne. Poche le divagazioni sul tema: un abito grigio chiaro per il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, e le cravatte verdi per i leghisti Umberto Bossi e Roberto Calderoli. I regali, dopo la classica foto-famiglia di rito fatta nella bottega del centro storico di Napoli, sono già stati consegnati ai ministri.

venerdì 19 dicembre 2008

2009: AVANTI INSIEME!

2008: l’anno della svolta

2009: AVANTI INSIEME PER CAMBIARE LE NOSTRE PROVINCE E LA NOSTRA REGIONE

Ci vediamo il 23 dicembre, ore 18, al Tiberio Palace Hotel di Napoli (Via Galileo Ferraris).

Interverranno tutti i Parlamentari, i Consiglieri Regionali, i Coordinatori provinciali e cittadini della Regione.
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giovedì 11 dicembre 2008

Suicida dopo lo stupro: niente carcere per gli aggressori

Il gup decide di «mettere in prova» i 2 minori che violentarono la ragazzina. Se faranno i bravi non saranno nemmeno processati


Taranto Loro hanno confessato: ad appena sedici anni, un anno e mezzo fa, avevano violentato una ragazzina di 13 che qualche mese dopo, ancora scioccata, si suicidò lanciandosi dal balcone di casa. Ma nonostante questo non subiranno il processo e non rischiano alcuna condanna. Il gup del Tribunale per i m inorenni di Taranto Laura Picaro, infatti, contro il parere del pm, Enrico Bruschi, e dell’avvocato difensore della famiglia della ragazza, ha incredibilmente deciso di rinviare a giudizio i colpevoli ma di « metterli in prova » . I due ragazzi saranno quindi sottoposti per 15 mesi a u n periodo di osservazione nel corso del quale saranno impegnati in un programma di rieducazione e di assistenza agli anziani. Se in questo periodo rispetteranno gli impegni, il processo a loro carico sarà cancellato. La drammatica vicenda si era consumata nel rione Paolo VI alla periferia di Taranto, uno dei quartieri più a rischio della città. La ragazzina, che a causa di una situazione di disagio familiare e a causa di problemi psichici, era affidata a u n istituto per minorenni, si suicidò nell’aprile del 2007 lanciandosi da un balcone al settimo piano della casa dei suoi dove era tornata per il fine settimana. Nella sua stanza nell’istituto che la ospitava gli investigatori trovarono il diario in cui la giovane raccontava nel dettaglio dello stupro subito dai due minorenni nel novembre del 2006. Nel diario la raccontava anche di un’altra violenza subita qualche giorno prima da altre tre persone, tutte maggiorenni, per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio e si attende a breve la decisione del gup. Agli investigatori apparve evidente la connessione tra il suicidio e lo stato di prostrazione in cui si trovava la tredicenne a causa delle violenze subite. La richiesta di messa alla prova da parte dei due ragazzi era stata avanzata dai difensori nell’udienza dello scorso ottobre. Ieri il gup ha deciso di accoglierla, contro il parere del pm secondo cui, invece, esistevano le condizioni sufficienti per il rinvio a giudizio. Ai genitori della vittima, trasferitisi a Napoli dopo l’accaduto e giunti a Taranto apposta per l’udienza, non è rimasto altro che esprimere il loro profondo rammarico tramite l’avvocato che li assiste. Duro, invece, commento della Presidente di Telefono Rosa, Gabriella Moscatelli. « Siamo vicine alla famiglia Masiello e saremo al loro fianco per sostenerli in quella che ci sembra ancora una volta l’applicazione di leggi inadeguate all’efferatezza del reato » . « Per noi tutto questo è inaccettabile - prosegue la Moscatelli - e chiediamo al ministro Alfano, ma anche al presidente Berlusconi e a l ministro Carfagna di costruire leggi che impediscano simili assurdità. Come possiamo combattere il bullismo se 15 mesi di assistente sociale cancellano il processo di stupro ai danni di una ragazzina di 13 anni, che per il dolore si è uccisa? » .

Il Giornale 11 dicembre 2008

domenica 7 dicembre 2008

Deputati camerieri per la Birmania. E c'è anche la Carfagna

Grembiulini e cappelli da cuochi, gli onorevoli si sono trasformati per una volta in camerieri e lo hanno fatto per beneficenza, per Save the children, per le donne e i bambini della ex Birmania vittime del ciclone Nargis. Sono arrivati in una ventina il 2 dicembre a Roma, rispondendo all'appello di Honouring the women. Presente anche il ministro Mara Carfagna, di ritorno dalle favelas del Brasile, attesa fino a molto tardi come cameriera di eccezione a cena finita. Bipartisan il sì all'iniziativa di Save the children: per il Pdl sono arrivate in massa le giovani leve bionde e belle. Nunzia De Girolamo e Annagrazia Calabria, Katia Polidori. Ha declinato l'invito il ministro Raffaele Fitto e con lui anche il sottosegretario Valentina Aprea. Attesa inutilmente pure Livia Turco, ma non ci si poteva lamentare per la rappresentanza del Pd con il ministro ombra Pina Picierno, Giorgio Merlo, Roberto Giachetti, Francesco Narducci, Marco Pugliese, Ettore Rosato


IN UN PAESE NORMALE


Stampa e regime: la censura colpisce anche nel Consiglio Comunale di Capaccio-Paestum (SA).

IN UN PAESE NORMALE
In un paese normale la politica è trasparenza e partecipazione.
In un paese normale le istituzione hanno i muri di vetro.
In un paese normale la politica ascolta e parla con i cittadini.
In un paese normale la politica comunica con i propri amministrati.
In un paese normale la politica non teme il cittadino.
In un paese normale , ma Capaccio-Paestum non è un paese normale.
Qui la politica sembra essere "cosa loro".

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giovedì 4 dicembre 2008

Richiesta Interrogazione Parlamentare e Commissione d’Inchiesta per l'Ospedale di Agropoli

Riportiamo in forma integrale l'interrogazione parlamentare e la richiesta di commissione parlamentare fatta dai consiglieri Avv. Mario Pesca e Dott. Emilio Malandrino per evitare la distruzione dell'ospedale di Agropoli.

On. SILVIO BERLUSCONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

On. MAURIZIO SACCONI MINISTRO DEL lAVORO E DELLA SALUTE

On. MARA CARFAGNA MINISTRO PARI OPPORTUNITA’

On.li FASANO - CIRIELLI - ESPOSITO - SOGLIA - VESSA - PARAVIA

p.c. Sig. Sindaco e Sigg. Consiglieri Comunali Agropoli

Oggetto: Richiesta Interrogazione Parlamentare e Commissione d’Inchiesta criteri di valutazione Piano Sanitario Regionale – Ospedale Civile Agropoli – Uscita dalla rete di emergenza.

I sottoscritti Consiglieri Comunali, membri della Commissione Consiliare Sanità, premesso che:

1.In data 28/11/2008 il Consiglio Regionale della Campania ha approvato dopo “lunghe e tortuose” trattative il nuovo piano economico-sanitario Regionale;

2.l’Ospedale di Agropoli esce dalla rete dell’emergenza nonostante serie e motivate eccezioni, da più parti rappresentate al Consiglio ed alla Giunta Regionale, con grave danno per un vasto territorio di utenza e con numeri molto confortanti per il lavoro svolto negli anni 2004/2005/2006/2007;

3.Il Consiglio Comunale di Agropoli, unitamente ai Consigli Comunali dei centri che afferiscono all’ Ospedale stesso, con delibera congiunta hanno puntualmente precisato ogni particolare utile alla proposta di non sopprimere il Pronto Soccorso e mantenere Agropoli all’interno della rete dell’emergenza;

4.Tutto ciò non è stato assolutamente considerato da chi ha istruito e poi avallato tale nuova configurazione del Piano Ospedaliero e in particolare da parte della Giunta e del Consiglio Regionale;

5.Agropoli, Capaccio, Castellabate e tutti gli altri comuni limitrofi restano, in base al predetto piano Regionale, privi del “Pronto Soccorso”, nonostante una popolazione di oltre 100.000 unità e nel periodo estivo e otre che triplicata nel periodo estivo;

Tanto premesso, i sottoscritti

CHIEDONO ed INTERROGANO

Le SS.LL., ognuna per le proprie competenze, di voler valutare l’opportunità di investire la specifica Commissione Parlamentare d’Inchiesta e portare in sede di discussione Parlamentare tale argomentazione per accertare e/o verificare se e quali criteri siano stati adottarti per addivenire a tale decisione fortemente penalizzante per il nostro territorio.

In attesa Vs. riscontro

Con ossequio

Agropoli 29/11/2008

Dott.Emilio Malandrino ( V.Presidente del Consiglio Comunale )

Avv.Mario Pesca ( Capogruppo PDL )