Si è svolta anche a
Capaccio-Paestum, venerdì 26 giugno, la presentazione del terzo libro della Professoressa
Creola Izzo.
Nata a Pagani (Sa) nel 1946,
laureata in Lettere e Filosofia, ha insegnato materie letterarie presso un
istituto religioso del suo paese di origine, a Verona e a Capaccio-Paestum, la
città della Antica Magna Grecia che ha rappresentato il ritorno nella sua
“Campania, la terra felix dei
Romani…Capaccio, crocevia del Cilento…terra di mito, storia, leggenda, arte e
cultura, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità”.
Terra intrisa di quella
cultura tanto amata dal padre, il cui sogno
“era
che i figli si acculturassero, ed era lì che investiva, comprando libri a iosa.
La moglie andava ripetendo sempre che se fosse sopraggiunto un terremoto la
loro casa l’avrebbero tenuta su tutti quei libri! Quando la mamma diceva queste
parole, il padre andava su tutte le furie”.
(dal libro dell’autrice La
Donna dagli occhi alla Bizantina)
Donna
coraggiosa e piena di energie, da sempre valorizza, con grande orgogli, le
proprie origini di “donna del Sud”.
Nel
suo secondo libro “ La mia Destra”, l’autrice ha tracciato anche un percorso
storico-politico in cui, con chiarezza e semplicità, ha esposto il suo ideale
politico.
Per
lei, infatti, “la politica ha
rappresentato e rappresenta la vita” ed ha stimolato nei sui allievi
l’interesse per la politica.
La mia Destra,
come la stessa autrice sottolinea, rappresenta “una agevole lettura, non uno studio politico approfondito”.
Partendo
dalla destra storica, il saggio offre un chiaro excursus di una parte della
storia italiana, attraverso la prima e la seconda guerra mondiale, fino ai
giorni nostri.
“La
mia Destra è liberale ed attenta al sociale, è capace di riunire intorno a
questioni terminate quali: la sicurezza, il rispetto della polizia, le leggi
giuste e pene adeguate per chi non compire il proprio dovere, l’immigrazione
governata e controllata, la tutela del lavoro e il riconoscimento dei meriti”.
(dal libro dell’autrice “La mia Destra”)
Con
lo stesso orgoglio la professoressa Creola Izzo, nel suo primo libro, ha
abbracciato il dolore per perdita del caro fratello Cassio ed ha raccontato la
sua storia, come aveva promesso, ne “La donna dagli occhi alla Bizantina”,
ritenendo che
“…il futuro senza passato non ha motivo di
esistere…”
Ecco
allora che l’autrice nell’ultimo libro autobiografico racconta di un passato di
cinquant’anni di storia personale e politica.
“Il mio pensiero è andato a ritroso nel
tempo, nel tentativo di un’analisi profonda delle origini, ricercate nel
modello greco e romano”, afferma la Professoressa Izzo, ”Il racconto s’intesse di storia quotidiana,
di fatti vissuti, di accadimenti gioiosi e luttuosi, susseguitisi nel corso del
tempo.
Inizialmente è presente la figura di mia
madre, donna di qualità morali e materne eccezionali, ma anche quella di mia
sorella Gorizia, eroina del lavoro.
Ho cercato di rappresentare la donna del
Sud nelle sue sfaccettature, dalla contadina alla maestra elementare, alla
sarta, all’ostessa, descrivendo il loro lavoro e la forza d’animo che mettevano
nell’esercitarlo.
Ho ricordato e descritto il 68’,
movimento rivoluzionario vissuto durante gli studi universitari, e il
femminismo alla mia maniera, in quanto la mia idea politica era diversa da
quella della contestatrice della sinistra sessantottina”.
Infine
la professoressa manda un messaggio importante, soprattutto ai nostri giorni: “Ho cercato di far capire che l’altra metà
del Cielo al Sud è sensibile, intelligente, grande lavoratrice, amante della
casa, amorevole con i figli, ma non un oggetto di possesso; con l’uomo viaggia
nella vita e in questo percorso ci si aiuta a vicenda per superare le tante
difficoltà”.
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“Il libro di Creola Izzo è un oltre che un'autobiografia”, afferma la professoressa Luciana Desiderio, ex-alunna dell’autrice,”è un libro d'amore ,un sentimento che fa da cornice a tutto il romanzo.
Non è l'amore relazionale, ma l'amore nella sua totalità.
Amore per il proprio paese, per i luoghi dove ha vissuto, l'amore per la sua gente per le sue donne, quelle del Sud.
Donne descritte amorevolmente sottolinendo il decoro, la dignità e la forza storica posseduta da ognuno.
E poi ci sono le due donne più amate dall' autrice: la mamma, la sorelle descritte e ricordate e spesso invocate, con nostalgia e amore.
Il libro di Creola è un libro di libertà di quella libertà basata sulla forza dell' onestà.
Una lettura che lascia il segno”.
Anna Katia Di Sessa