Io Mara, pragmatica di destra
Una Mara Carfagna multiforme, inedita nella veste di saggista. Il Ministro per le Pari Opportunità
ha dato recentemente alle stampe per Aliberti Editore, "Stelle a destra", in cui delinea i ritratti di
otto protagoniste del nostro tempo. Inizia da qui l'intervista di Virgilio.
Sig. Ministro lei sostiene nel libro che l’impegno politico femminile a destra è “pragmatismo
libero dall’ideologia”. Ma non è ideologico accomunare sotto un generico cappello – la
"destra" – personaggi di estrazione e formazione profondamente diverse?
Per esempio credo che Angela Merkel e Sarah Palin abbiano poche cose in comune, se non il
genere. Anche se la formazione o l’estrazione sono profondamente diverse, quello che conta sono i
fatti. Da quelli si deve e si può valutare una persona. Le otto donne che ho scelto per il mio libro,
sono tutte protagoniste di altissimo livello con storie differenti, ma con comuni valori. Sono donne
forti, carismatiche, vincenti e animate da una grande passione che si identifica con la volontà e
l’ambizione di migliorare e rinnovare il proprio Paese.
E’ proprio sicura che il pragmatismo sia un solo patrimonio di Destra? La comunista Nilde
Iotti durante il lungo periodo in cui fu Presidente della Camera, diede più di una volta prova
di concretezza politica ed istituzionale.
Credo che un buon politico debba operare per il "bene" del Paese, e questa non è retorica ma è il
"pragmatismo di Destra" a cui alludo. Fatti salvi i principi fondamentali che denotano la fede
politica cui si appartiene, ritengo che la politica "utile" sta nel saper dare risposte concrete
valutando i problemi caso per caso. Nilde Iotti è un esempio di bravura e di concretezza politica e
istituzionale. Le mie colleghe dell’opposizione dovrebbero elevarla ad esempio. Invece, mi rattrista
molto vedere come il più delle volte si limitino a demolire quello che la maggioranza propone senza
avanzare valide alternative. Uscendo dall'appartenenza "di genere", questo disfattismo lo si ritrova
nelle parole e nelle azioni di tutta l’opposizione. Quando i primi di settembre ho presentato il
disegno di legge recante misure contro la prostituzione, ho presentato alle Camere proposte concrete
per combattere una piaga sociale che da 50 anni nessun Parlamento aveva più avuto il coraggio di
affrontare con serietà. Dall'opposizione sono piovute solo critiche ideologiche. Ancora aspetto una
controproposta.
Rispetto ai ritratti tracciati, fatte le opportune distinzioni e contestualizzazioni, a quale
modello tende ad ispirarsi nell’esercizio della sua azione politica?
Ho una grande ammirazione per le otto donne che ho preso a modello e delle quali ho tracciato il
ritratto. Sono donne di destra, conservatrici, liberali, e sono caparbie, coerenti e spinte dalla
passione. Per Margaret Thatcher ho un’ammirazione particolare. La "Lady di Ferro" è riuscita a
superare le diffidenze che il potere - ancor di più in quegli anni in un mondo di soli uomini - nutre
verso le donne che scendono in politica. E’ stata protagonista della storia del suo paese e a livello
internazionale. Alla fine degli anni '70, la Thatcher prese in mano le redini della Gran Bretagna e
seppe darle un futuro in un momento in cui il paese era fermo e sfiduciato. Ancora oggi, ‘the
grocer’s daugther’, la figlia del droghiere, l'appellativo che la seguì per tutta la carriera politica,
rimane l’esempio più valido per chi vuole cambiare il proprio paese in senso liberale.
Nonostante le sue posizioni attuali siano distanti da quelle del femminismo storico, che cosa
salverebbe di quel periodo? Non crede che la sua posizione attuale a capo di un ministero per
le “pari opportunità” sia (anche) il risultato di quelle battaglie?
Il Ministero che ho l’onore di guidare nasce sicuramente come figlio di quelle battaglie. Io ho
grande rispetto per chi ha cercato – e in parte c'è riuscito – di migliorare la condizione femminile
nel nostro Paese. Ma non posso che prendere le distanze dagli eccessi, dalle forzature, dagli errori
ideologici che hanno accompagnato quel movimento. E soprattutto rifiuto l’idea che solo la sinistra
s'impegna per le donne. Oggi la presenza in politica di tante valide donne di destra è la migliore
testimonianza di come sia errata tale idea. E sicuramente il nostro femminismo è più concreto e
meno ideologico di quello della sinistra. Dal mio punto di vista, impegnarsi pubblicamente per le
donne significa affrontare e risolvere problemi reali e quotidiani, come - ad esempio - quello della
conciliazione tra tempo di vita e tempo di lavoro. E credo che quest'approccio sia condiviso dalla
maggioranza delle donne italiane.
Lei scrive nell’introduzione che c’è un retaggio storico “di chi formula giudizi sulle donne
desumendole dal décolleté. Ma la storia deve cambiare”. Sente di pagare dazio rispetto a
questo nel Parlamento italiano? Di dover costantemente fornire l’onere della prova?
Non è un mistero che in Italia ci sia un maschilismo molto diffuso e che la politica sia permeata dal
pregiudizio e dalla diffidenza verso le donne. Le donne in Parlamento vengono guardate quasi con
sufficienza e sono continuamente sottoposte all’onere della prova. A differenza degli uomini,
dobbiamo sempre dimostrare qualcosa. L’unica soluzione è rimboccarsi le maniche e far parlare i
fatti, l'impegno, la capacità e il carattere.
Una domanda interessata, essendo Virgilio un portale web. Che ruolo ha la rete nella sua
attività giornaliera? Utilizza Internet per le sue ricerche ordinarie? Intende potenziare
l’accessibilità del sito del Ministero?
Internet è uno strumento di conoscenza e informazione straordinario: completo e immediato. Io
stessa ho affidato la comunicazione della mia attività politica ad un sito web personale, da ben due
anni, ormai. E da abituale utente della rete ho puntato subito alla ristrutturazione del sito del
Ministero, garantendo un’informazione completa e un monitoraggio capillare sulle attività politiche
e istituzionali del Dipartimento. Sono consapevole dell’importanza della partecipazione e
dell’interesse da parte degli italiani alla vita politica del Paese e proprio per questo ho concepito un
portale fruibile a tutti, di rapida e facile consultazione, un riferimento per quanti volessero
conoscere l’indirizzo politico del mio mandato.