Sembra diventato realtà l’annuncio di qualche anno fa:”a partire dalla Cirio sarà eretto un muro alto quanto quello di Berlino!”.
Non mi spiegavo tanto accanimento con quella parte del territorio capaccese, in cui vivo, e non me lo spiego ancora oggi.
Credo che chi amministra dovrebbe farlo nell’interesse dell’intera collettività e di tutto il territorio che rientra nella propria competenza: i personalismi e i singoli interessi sarebbero coltivati di riflesso, non in via principale.
Si discute di PUC, si raccolgono firme, si realizzano opere “inspiegabili”, si lanciano accuse…intanto mancano infrastrutture moderne e decenti e il benessere economico continua a riguardare pochi “fortunati” .
Ma dell’antico splendore di Paestum non si intende proprio tenere conto?
Nella culla di antiche civiltà, densa di un patrimonio culturale inestimabile, sembra un peccato sentire voci provenienti dagli operatori turistici, dai commercianti e dagli albergatori che lamentano la crisi.
Non mi spiegavo tanto accanimento con quella parte del territorio capaccese, in cui vivo, e non me lo spiego ancora oggi.
Credo che chi amministra dovrebbe farlo nell’interesse dell’intera collettività e di tutto il territorio che rientra nella propria competenza: i personalismi e i singoli interessi sarebbero coltivati di riflesso, non in via principale.
Si discute di PUC, si raccolgono firme, si realizzano opere “inspiegabili”, si lanciano accuse…intanto mancano infrastrutture moderne e decenti e il benessere economico continua a riguardare pochi “fortunati” .
Ma dell’antico splendore di Paestum non si intende proprio tenere conto?
Nella culla di antiche civiltà, densa di un patrimonio culturale inestimabile, sembra un peccato sentire voci provenienti dagli operatori turistici, dai commercianti e dagli albergatori che lamentano la crisi.

Certamente la crisi economica ( si sta parlando di recessione!) riguarda un momento storico mondiale.
Tuttavia poco interesse è stato dedicato alla valorizzazione reale del patrimonio esistente, quindi in particolare alla cultura, che potrebbe indurre a differenziati canali di sviluppo su tutto il territorio.
Si potrebbero anche prendere in considerazione gli spunti di eccelse menti che, nei loro lavori e studi, hanno inteso “sottoporre all’attenzione alcune nuove idee, che, prendendo in esame taluni aspetti del patrimonio di cui Paestum è depositaria, potrebbero migliorarne la conoscenza, la fruizione e la valorizzazione, che, evidentemente sono interconnesse in un’unità indivisibile e costituiscono un’urgenza primaria del territorio” (Mario Mello, Per la valorizzazione del patrimonio storico e archeologico di Paestum - Napoli 2005)…
ANNA KATIA DI SESSA
Resp. AZZURRO DONNA ALTO E BASSO CILENTO
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