![]() | |||
L’opera | “Muro | di Poe” |
PAESTUM. Era il 1849, quando Richard Wagner coniò l’espressione di "Opera totale" (Gesamtkunstwerk) indicando la volontá di subordinare le singole arti ad un unico proposito. Un concetto, questo, colto pienamente dall’artista Felix Policastro che parlerá, questa sera al pubblico (alle ore 18 presso la Taverna del Mare) attraverso un linguaggio molto simile a quello fondato sul sincretismo dal compositore tedesco. • "Per Paestum a Paestum" è il titolo della nuova serie di Policastro inaugurata in uno spazio che egli stesso definisce «non convenzionale né deputato all’arte secondo i consueti canoni», coinvolto sia nella sua dimensione fisica che sensoriale attraverso delle installazioni interdisciplinari. Questa sera, le performance di Policastro intersecheranno il linguaggio di Antonio Cervasio, giovane artista napoletano, che presenta "Ilacaidoz": si tratta di un percorso pittorico dedicato ai dodici segni dello Zodiaco che reinterpreta, in chiave ludica, l’accesso all’incanto dell’astrologia. Anche questa volta, la personale di Cervasio si incrocerá con una performance in estemporanea a cura di Policastro che completerá l’installazione con video proiezioni di poesie, foto digitalizzate incollate alle pareti, a loro volta accompagnate da parole sovraimpresse persino sui pavimenti. • Si tratta di versi ed immagini celebri assemblate e accostate tre loro nella personale visione di Policastro come in un rullo che scorrerá incessantemente. Non potrá certo mancare la musica che sará quella, suonata dal vivo, del cantore cilentano Angelo Loia, anch’egli coinvolto in questa forma d’arte totale e sincretica allestita a cura di Paola De Ciuceis nella locanda di Bianca Luna Bifulco. Nella stessa serata verrá presentata "L’arte addosso" ovvero 12 gioielli realizzati in rame dallo stesso Policastro. • Poesia, arte, musica, video, collage digitali e degustazioni da apprezzare tra una perfomance e l’altra, confluiranno in un’unica idea. «Tutto nasce - spiega Policastro - per allestire una mostra proprio qui, a Paestum, un luogo in cui mi ritrovo molto. Questa è un’operazione - aggiunge - con cui vogliamo dare una sterzata alla globalizzazione: oggi qualsiasi critico può recensire un vernissage fondando la propria opinione sul web, senza presenziare allo stesso; un atteggiamento da combattere con la collaborazione di tutti gli artisti». • Un’opera dell’artista, "Purificazione dell’anima" è attualmente esposta anche al padiglione Campania, a Pontecagnano, della Biennale di Venezia. Ma le sue opere sono esposte, tra gli altri luoghi, al Museo di capodimonte di Napoli piuttosto che nei musei d’arte contemporanea di Morcone e Sermoneta. Alessandra De Vita © riproduzione riservata |
Nessun commento:
Posta un commento