giovedì 23 aprile 2009

SICUREZZA ANNACQUATA (Libero, 23 Apr 2009, Page 2)



Sembra una sconfitta per la Lega di Umberto Bossi. Ma forse non lo è. Ieri in Senato è stato approvato in modo bipartisan - votato quindi anche dalle opposizioni, in totale 261 sì, tre no e un astenuto - il decreto sulla sicurezza che contiene, tra le altre cose, le famose norme anti-stalking fortemente volute dal ministro Mara Carfagna. Dal decreto, però, spariscono due cosette a cui il Carroccio teneva moltissimo: la norma sulle ronde e quella che alzava la permanenza dei clandestini da due a sei mesi nei centri di accoglienza (Cie). Due provvedimenti per cui la Lega si era battuta parecchio negli ultimi mesi. E a cui ha dovuto rinunciare, come anche a quella che dava la possibilità ai medici di denunciare i clandestini. Ma a Montecitorio ieri girava voce che nella maggioranza sia andato in scena una sorta di scambio, con Bossi che ha rinunciato alle sue rivendicazioni nel decreto sicurezza ottenendo in cambio la decisione di celebrare il referendum sulla legge elettorale il 21 di giugno. Referendum, come è noto, che la Lega osteggia fin dall’inizio. Il 21 giugno per il referendum non sarà facile raggiungere il quorum, mentre il rinvio a un anno poneva il Carroccio in una difficile situazione di attesa, con una spada di Damocle sospesa sulla testa. Per Bossi, dunque, è meglio togliersi il dente subito, anche rinunciando a qualcosa sul fronte della sicurezza. Il che non è nemmeno detto, perché ora i lumbard faranno di tutto per far rientrare le norme su ronde, medici e permanenza nei Cie nel disegno di legge sulla sicurezza che ha da poco iniziato il suo iter in commissione Giustizia alla Camera. «C’è già un accordo nella maggioranza in tal senso», avverte il leghista Federico Bricolo.

La più contenta per la legge approvata ieri è la Carfagna. Il decreto sicurezza, infatti, inasprisce le pene per chi commette reati di violenza sessuale prevedendo sempre il carcere per lo stupro e, se alla violenza sessuale segue l’omicidio della vittima, si può arrivare anche all’ergastolo. Previsto anche un fondo di sicurezza per le vittime degli stupri e il patrocinio legale gratuito. Poi, per la prima volta nella legislazione italiana, c’è l’introduzione del reato di stalking, ovvero molestie e persecuzioni insistenti, per cui dall’entrata in vigore del decreto sono state arrestate già 102 persone e 132 sono state denunciate. «L'Italia è ora tra le nazioni più avanzate in materia di contrasto alla violenza sessuale. Da oggi le donne italiane possono stare più tranquille, è iniziata la stagione della tolleranza zero nei confronti di chi si macchia dei reati contro di loro», esulta il ministro delle Pari Opportunità. Soddisfatto anche il Pd perché, come spiega Anna Finocchiaro, «abbiamo contribuito a migliorare una legge che reca fortemente il nostro contributo» e questo «dovrebbe insegnare alla maggioranza che, quando ci si confronta davvero, si arriva a buoni provvedimenti e utili al Paese». Ma il Pd chiede al governo di «rispettare il voto del Parlamento ritirando le norme sulle ronde e sull’aumento di permanenza dei clandestini nei Cie anche nel ddl in commissione alla Camera». Critica, fuori dal Parlamento, la sinistra radicale che, con Gennaro Migliore di Sinistra e Libertà, accusa il Pd di «accendere solo semafori verdi al governo».

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