Ieri pomeriggio a Paestum si è riunito il gruppo "Azzurro Donna-Cilento", per la compilazione del modulo di partecipazione al corso "Donne, politica e istituzioni", che si terrà nei prossimi mesi presso l'Università degli Studi di Salerno.
L'incontro è stato occasione anche di confronto circa le difficoltà che le donne incontrano nell'integrazione del tessuto sociale, lavorativo e politico.
Un messaggio di speranza è giunto al cuore di ciascuna nel ricordare "l'attenzione di Giovanni Paolo II alle donne per provocare le coscienze maschili e femminili a una maggiore riflessione sulla uguaglianza e reciprocità, sulla necessità che ci sia una carta dei diritti e dei doveri della persona, uomo e donna. E non già una carta dei diritti per gli uomini e una dei doveri per le donne, tuttora vigenti, specialmente in alcuni ambienti culturali.
Diceva, infatti, Giovanni Paolo II: Enormi condizionamenti hanno reso difficile il cammino della donna... Ciò le ha impedito di essere fino in fondo se stessa, e ha impoverito l'intera umanità di autentiche ricchezze spirituali.
E' tempo di memoria attiva e feconda nella Chiesa e nella società civile. Come l’uomo non è riducibile alla donna, così la donna non è riducibile all’uomo.
Affinchè la singolarità, la differenza di ciascuno sia accolta come la migliore eredità. Solo con l’apertura, il rispetto, l’accoglienza e il riconoscimento dell’altro, affiorano i segni concreti di una speranza di futuro per uomini e donne” (da “Pensieri sulla donna”, Paoline editoriale libri, Milano 1996).
ANNA KATIA DI SESSA
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