Mi sono chiesta tante volte cosa sia per me il Popolo della Libertà, il mio partito. Esserci adesso, da protagonisti della fase costituente, significa poter scrivere nuove pagine di storia attraverso la nostra immaginazione politica. Il PdL che immagino è la “Casa” degli italiani, dei lavoratori, delle donne e dei giovani, un grande sogno che diventa realtà. Penso al PdL come a un luogo aperto a tutti nel quale non esistono iscritti di serie “A” e serie “B”, un partito che include e non esclude. Una forza che guarda al bene comune e che assume un compito che non ha eguali: creare il futuro. Abbiamo dibattuto sullo statuto, la carta fondativa di questo grande soggetto unitario, quella che ne tratteggia la struttura. A me interessa che lì sopra ci sia scritto , ; che tra gli scopi di questa innovazione della politica italiana c’è quello di coinvolgere e liberare le energie di coloro, le donne, che spesso sono state tenute fuori dalle stanze dei bottoni. Non ci saranno corsie preferenziali, ma solo opportunità. Il PdL sarà anche il partito dei giovani, che potranno iscriversi già a 14 anni. Lo svecchiamento della classe politica è già iniziato, grazie al presidente Silvio Berlusconi ed al suo coraggio politico, e continuerà inesorabile. Il PdL sarà il partito che darà ai giovani, quelli che credono nella politica, quelli che amano l’Italia e che si battono nell’interesse della Nazione, la possibilità di crescere e formarsi. Sono centinaia i ragazzi che ogni giorno bussano alle porte dei nostri circoli e che non lasceremo fuori, ma integreremo, secondo criteri di merito, nella struttura dirigenziale del PdL. Siamo il partito che ha scelto la “religione del programma” e non abbiamo bisogno di definizioni perché noi siamo ciò che abbiamo fatto, tutti insieme, ciascuno con le proprie competenze, la grinta, la tenacia e la volontà. Noi siamo tutto questo, il Popolo della Libertà è questo. Ci aspettano ancora grandi sfide che, insieme, riusciremo a vincere per costruire l’Italia della libertà.
Mara Carfagna
venerdì 27 marzo 2009
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