Mara siede sugli scalini del palco e attende compostamente il suo turno. Cirielli si fa fotografare sotto lo striscione delle «donne Pdl del Cilento». S’agitano quelli di Buccino che evocano tempi andati con un lapidario «Presenti!». A piazza Portanova parterre con Erminia Mazzoni e Nino Paravia che confabulano, i condidati si affiancano: Ernesto Sica con Giovanni Romano e Zitarosa; Pierro con Vincenzo Cammarota in sgargiante completo shocking velvet. Abbronzatissimo Franco Di Comite, più pallido Alberico Gambino. Antonio Iannone e Antonio Russo accettano di aprire le danze in un duetto che affrontano con una certa leggerezza: uno più stentoreo, l’altro rilassato. Regge le fila della serata Pasquale Lupone di Scafati. È un partito dalle facce nuove, che mischia provincia e città, in un’inedita amalgama (del resto si tratta di elezioni provinciali). E si esalta senza effetti speciali: «Altro che Berlusconi, meglio non venga: ci sarebbero problemi di ordine pubblico», dice Cirielli. Basta la prova di coraggio della piazza, che innesca la contesa dei numeri con il Pdl, a rinfrancare tutti. Ci saranno altri quattro-cinque appuntamenti entro la fine della campagna elettorale in tutta la provincia, a cui la Carfagna annuncia che ci sarà. Infine, la chiusura ancora a Salerno città.
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