LE DONNE DEL CILENTO: Medaglia d’oro a sedici salernitani La consegna a Palazzo dei Marmi

mercoledì 26 gennaio 2011

Medaglia d’oro a sedici salernitani La consegna a Palazzo dei Marmi

Pagina 35 - Cultura

Il prefetto assegnerá l’onoreficenza del presidente della Repubblica

Medaglia d’oro a sedici salernitani La consegna a Palazzo dei Marmi

• SALERNO. Saranno 16 i cittadini salernitani ad essere insigniti della medaglia d’onore concessa dal presidente della Repubblica Napolitano ai militari e civili italiani deportati nei lager nazisti. A consegnare il riconoscimento il prefetto Marchione nel corso di una cerimonia che si terrá domani - nel "Giorno della memoria", istituito dal Parlamento nel 2000 per ricordare le vittime delle persecuzioni naziste - alle ore 12 nel salone dei Marmi del Comune di Salerno. L’iniziativa vuole ricordare i terribili eventi che caratterizzarono la seconda guerra mondiale raccontando, sul filo della memoria, le testimonianze di politici e militari che furono sottoposti a vessazioni ed umiliazioni di ogni tipo nei campi della morte. I reduci dei campi di concentramento appartengono, per lo più, alla classe 1923. A ricevere la medaglia 5 cittadini di Scafati: Ciro Abagnale, nato il 24 maggio 1923; Arturo Annarumma, nato il 10 marzo 1923; Antonio Coppola, nato il primo giugno 1924; Gennaro Longobardi, nato il 19 novembre 1924, Francesco Mariaamburgo Coppola, nato il 24 settembre 1923. Tre di Salerno: Antonio Onorato, nato il 20 novembre 1913; Raffaele Sarno, nato il 22 dicembre 1924, Vincenzo Senatore, nato il 19 ottobre 1917. Due di Roccapiemonte: Vincenzo Pagano, nato il 3 maggio 1926, Giovanni Pannullo, nato il 12 dicembre 1923. E ancora: Cosimo Gentile di Palomonte, nato il 13 dicembre 1923; Giuseppe Lamanna di Camerota, nato il 10 novembre 1919; Aniello Lamassa di Centola, nato il 19 gennaio del 1915; Liberato Letteriello di Campagna, nato il 13 settembre 1924; Carmine Pagano di Pontecagnano, nato il 24 aprile 1924, Antonio Spagnolo di Bellizzi nato il 12 giugno 1923. (a. c.)
"La Città" 26.01.2011

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Dagli studi di Ancel Keys ai fratelli Fidanza

• POLLICA. Era il 1966 quando Ancel Keys, il fisiologo "papá" della dieta mediterranea, fece di Pioppi, frazione di Pollica, la sua residenza estiva. E’ a lui che si devono gli studi su come prevenire le malattie cardiovascolari, e l’intuizione che una sana alimentazione fosse un fattore determinante. Di qui i principi della dieta mediterranea che divulgò nel 1975 nel libro, scritto a Pioppi assieme alla moglie Margaret, "How to eat well and stay well, the Meditarranean way" ("Mangiar bene e stare bene, con la dieta mediterranea").
• Alcuni anni prima, nel 1969, aveva invece organizzato a Pioppi un congresso internazionale sulla prevenzione cardiovascolare in collaborazione con la Societá internazionale di cardiologia e l’Oms. Ma nella localitá cilentana hanno abitato e condotto i loro studi anche i professori Jeremiah Stamler, Martii Karvonen, Flaminio e Alberto Fidanza. (r.m.)
© riproduzione riservata

Chef di Caggiano premiato con una medaglia d’argento

• Caggiano. Tommaso Morone, chef del ristorante "Panorama", insieme alla squadra della Basilicata dell’Unione Regionale Cuochi Lucani, composta da Battista Guastamacchia, Antonio Farella, Gianfranco Bruno, e Francesco Paolo Fiore ha ottenuto la medaglia d’argento nell’edizione 2012 degli "Internazionali d’Italia", gara di cucina che vede la partecipazione di chef provenienti da tutta Italia impegnati nell’esprimere l’arte culinaria dell’area di provenienza. La gara promossa dalla Federazione Italiana Cuochi si è svolta in Toscana a Marina di Carrara dal 4 all’8 marzo. Il giovane chef di Caggiano insieme alla sua squadra per il secondo anno consecutivo ha ottenuto la medaglia d’argento riuscendo a conquistare il palato di una giuria estremamente qualificata grazie a tre portate tutte caratterizzate dall’utilizzo di prodotti lucani e abbinati ai vini di "Cantine del Notaio" una delle migliori realtá vitivinicole del sud.

Addio scaramanzia

La festa del gatto è celebrata in tutta Italia, tutti gli anni, ogni 17 febbraio. Ma perché questa ricorrenza ormai istituzionalizzata che, ai più, potrá sembrare certamente bizzarra, cade proprio in questo giorno? La scelta della data non è casuale. Infatti il mese di febbraio è il mese dell’Acquario, considerato il segno degli spiriti liberi, così come è libera l’indole del gatto. Non solo. Per gli esperti e gli appassionati di astrologia, febbraio è il mese di Uranio, pianeta dominante per gli spiriti che non amano sentirsi ingabbiati e in generale, per tutti i temperamenti artistici sospesi tra genio e sregolatezza. Mentre il giorno 17 è stato indicato appositamente per sfatare tutti i falsi miti che hanno accompagnato la storia di questo felino.

• Il numero 17 è infatti legato alla superstizione ed alla magia e se lo si scrive in numeri romani, XVII, e lo si anagramma, si ottiene "vixi", ossia "ho vissuto" che per un animale che si ritiene abbia sette vite è sicuramente la connotazione migliore. E così dopo la festa della mamma, quella del papá e quella degli innamorati, anche i felini hanno diritto ad una festa tutta per loro e ad una sorpresa che potrebbe concretizzarsi in una succulenta scatoletta di cibo di prima qualitá anzichè in un mazzo di rose o in una scatola di cioccolatini. Quella di Eboli non è l’unica nè la prima mostra d’arte dedicata ai gatti nel giorno della loro festa. Negli anni scorsi fece molto discutere l’esposizione che aprì i battenti a Firenze dal tema "Gattart", una mostra di dipinti e di grafica. Ed in tante altre cittá italiane, ogni anno, vengono promosse "miaomerende" per i bambini, letture di favole ispirate ai felini, proiezioni di film e di cartoni animati, esposizioni di fumetti e di disegni ed interessanti collettive fotografiche. (m.v.d.m.)

"La Città" 02.02.2012

Il risotto ai carciofi condito con i capperi

DI ROCCO IANNONE

• La ricetta di questa settimana è risotto ai carciofi e capperi. Pulite dieci carciofi spinosi, se possibile, oppure la qualitá mammola, lasciando soltanto il fondo ed un pezzo di gambo. Con gli altri scarti fate invece un brodo vegetale aiutandovi anche con della cipolla, del sedano, delle carote ed un pezzo di patata a pasta gialla.
• Tagliate i carciofi a metá e poi per il lungo a modo julienne e lasciateli in acqua acidula onde evitare che questi quindi possano annerire. Tritate una manciata di prezzemolo e lardo con mezzo spicchio d’aglio paesano.
• Fate imbiondire questi ingredienti con poco olio e aggiungete il riso vialone nano. Dopo alcuni istanti iniziate a bagnare lentamente con il brodo vegetale. Salate a metá cottura.
• Soltanto a questo punto aggiungete i carciofi ben scolati e precedentemente saltati in padella con olio e lardo a julienne. Lasciate cuocere dolcemente fino a cottura desiderata.
• Prima che scuocia, togliere dal fuoco e mantecate con dell’olio extravergine d’oliva, con qualche pezzo di burro di caciocavallo con la sua buccia e con dei capperi di Pantelleria che siano stati dissalati.
• Attenzione al dosaggio del sale visto che i capperi sono molto sapidi. Servite con pezzetti di gambo di prezzemolo sminuzzati con le mani sopra al risotto.
* chef ristorante
"Pappacarbone"

L’attimo da vivere…

Giuliana Rocci

Piangere…quando la vita ti riserva l’imprevisto, ti spezza il bello sul cammino, non ti fa respirar dallo sgomento…l’unica forma di ribellione a quanto va contro il previsto, contro il bello che hai dentro, uccidendo i sogni…ma la speranza… l’ultima a morire apre sempre un nuovo giorno, ti fa ricordare ciò che hai vissuto e ti fa capire che l’amore trionfa sempre, con la sua forza di spezzare le paure, dissipare le ansie, scuotere l’imprevisto…Qualcuno, da lassù ci ama sempre e ci sorride proprio nella tempesta, tiene in mano i nostri dubbi, dandoci la certezza che tutto ha un senso, tutto scorre secondo un disegno, nulla avviene a caso…attimo per attimo, la prova sembra senza risposte, ma il buio attende la luce, nella consapevolezza che l’alba già sorge dietro il tramonto…in fondo, la vita sa anke non esser parca dei momenti migliori, esser dispensiera di attimi felici inaspettati…la gioia, la miglior medicina per riscattar incertezze e precarietà…

DIRITTO DI FAMIGLIA

Il licenziamento vietato delle lavoratrici

DI PAOLA MAZZEI

• Per salvaguardare l’importante ruolo svolto dalla donna all’interno della famiglia, una legge del 1963 vieta i licenziamenti delle lavoratrici intimati a causa del matrimonio o per la nascita di un figlio.
• Anche le dimissioni se presentate dalla lavoratrice nel periodo compreso tra il giorno della richiesta di pubblicazioni del matrimonio e l’anno dalla sua celebrazione sono nulle se non vengono confermate entro un mese all’Ufficio del lavoro.
• Una recente sentenza della Cassazione ha dunque annullato il licenziamento di una donna con regolare contratto di lavoro, anche in mancanza di comunicazione delle prossime nozze al datore di lavoro.
• I giudici, infatti, hanno precisato che la tutela offerta dalla legge riguarda l’elemento obiettivo della celebrazione del matrimonio, a prescindere dall’informativa data dalla lavoratrice.
• Quindi, in mancanza di una giusta causa di licenziamento, la donna deve essere riammessa in servizio e ricevere la retribuzione non corrisposta per via del recesso del datore.
• La sentenza ha ribadito ulteriormente un importante principio di tutela femminile giá previsto e che si basa sulla presunzione che il datore di lavoro possa discriminare la donna-madre in quanto considerata meno produttiva perché assorbita da impegni familiari.

CUCINA SALERNITANA

Spaghetti alla carbonara con asparagi e gamberi

DI ROCCO IANNONE

• La ricetta del giorno è: spaghetti alla carbonara con asparagi selvatici e gamberi
• Ingredienti per 4 persone
• 300 gr di spaghetti trafilati la bronzo
• 2 uova paesane
• 50 g di pecorino dolce
• Pepe nero di mulinello
• 350 g di asparagi selvatici
• 200 g di gamberi bianchi
Olio extravergine fruttato
Latte fresco
• Procedimento
• Pulite gli asparagi eliminando le parti dure. Tagliateli a pezzi uguali. Sgusciate i gamberi e non buttate le teste. Sbattete energicamente le uova con pochissimo latte, il pecorino grattugiato e il pepe di mulinello.
• Questa ricetta veloce va eseguita in pochi minuti, dopo aver approntato accuratamente le preparazioni di base.
• Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata. Due minuti prima di togliere la pasta aggiungete la metá degli asparagi.
• A parte rosolate, in poco olio, i gamberi sgusciati con le teste, che poi toglierete, l’altra parte di asparagi. Togliete dal fuoco e aggiungete le uova e gli spaghetti assieme.
• Insaporite girando velocemente e servite, a vostro gusto, con uova più cotte oppure bavose. Io vi suggerisco di non farle cuocere troppo. Se si attacca troppo allungate con acqua di cottura della pasta.
* chef ristorante
"Pappacarbone"
Cava de’ Tirreni

CUCINA SALERNITANA

Gnocchetti di patate allo zafferano

DI ROCCO IANNONE

• La ricetta del giorno è: gnocchetti di patate allo zafferano
• Ingredienti per 8 persone
• 1 kg di patate rosse
• 200/300 g di farina
• 1 uovo
• Sale,pepe
• Caciocavallo fresco
• Noce moscata
• Stimmi di zafferano in purezza
• Procedimento
• Cuocete le patate rosse di terra asciutta, con la buccia, in abbondante acqua leggermente salata. Quando sono cotte pelatele velocemente e schiacciatele con il passa patate finemente. Intanto battete l’uovo con due cucciai d’acqua e gli stimmi di zafferano che durante la cottura della patate avranno il tempo di rilasciare il colore e l’aroma. Disponete le patate a fontana sul tavolo e aggiungete l’uovo battuto. Mettete sale, pepe e caciocavallo grattugiato. Concludete con una grattugiata di noce moscata. Impastate velocemente con l’aggiunta della farina. Sarete voi con il vostro tatto a rendervi conto se c’è bisogno di aggiungerne altra. Cominciate con la dose minima. Fate riposare e dopo qualche minuto fate gli gnocchi, di piccola dimensione. Cavateli con l’aiuto dell’indice. Questo tipo di ricetta è sconsigliata per conservarli in frigorifero , ma vanno cotti al massimo dopo qualche oretta e conditi con il sugo. Ottimi se vengono conditi con un sugo di carciofi, oppure asparagi selvatici, gamberetti e aglio novello.
* chef ristorante
"Pappacarbone"
Cava de’ Tirreni

CUCINA SALERNITANA

Torta rustica di ricotta Una ricetta davvero speciale

DI ROCCO IANNONE

• La ricetta del giorno è: torta rustica di ricotta.
• Questa ricetta è tipica della Lucania, di solito viene fatta in questo periodo, quando si inizia a tirar fuori la prima soppressata e il capicollo.
• Per una decina di persone, tagliate a pezzi 150 gr di pecorino fresco e 150 gr di mozzarella di mucca.
• Soffriggete in un tegame largo un paio di cucchiai d’olio con 150 grammi di soppressata a julienne e 50 grammi di capicollo a dadi. Togliete il tegame dal fuoco, aggiungete il formaggio, mescolate bene, poi unite 200 grammi di ricotta di pecora e 2 uova sbattute e amalgamate bene. Aggiustate di sapore.
• A parte impastate 450 gr di farina ’0’ con 5 cucchiai d’olio extravergine una presa di sale e vino bianco secco affinché l’impasto sia morbido ed elastico per lavorarlo.
• Fate riposare venti minuti. Stendete la sfoglia molto sottile e ritagliate due dischi diseguali.
• Con il più grande foderate lo stampo oleato in modo che la sfoglia fuoriesca. Riempite con la farcia e coprite col disco più piccolo ripiegando l’orlo a chiusura, spennellate con delle uova e parmigiano sopra.
• Cuocete a 160º per un’ora circa. Consiglio di mangiarla tiepida accompagnando con un’insalatina di campo mista con cipolline e cetrioli della piana del Sarno. Questa ricetta risulterá davvero speciale.
* chef ristorante
"Pappacarbone"
Cava de’ Tirreni

"Dirty Dancing" miete successi

Agropoli. Sette titoli di campione regionale, due piazze d’onore e cinque terzi classificati. Questo il risultato portato a casa dalla "Dirty dancing" di Agropoli negli ultimi campionati regionali 2011. La scuola di ballo agropolese, presente con le sue coppie, ha ottenuto uno straordinario risultato. Soddisfatti dei risultati i maestri Antonio e Agnese Di Biasi, che in questa occasione non hanno potuto seguire i loro atleti poiché designati dalla Federazione in staff giudicanti di altre Regioni.

NUTRIZIONISTA

Le proprietá del carciofo aiutano a mantenere la linea

DI ARTURO PANACCIONE

• "Contro il logorio della vita modernaÉ" Molti, tranne i giovanissimi, ricordano lo slogan che accompagnava una famosa pubblicitá in cui un distinto signore placido e tranquillo, beveva un amaro a base di carciofo proprio nel bel mezzo del traffico, incurante delle auto che gli sfrecciavano intorno.
• Il carciofo ha un principio attivo la ’cinarina’ cui erroneamente si attribuivano attivitá calmanti, ha invece una buona attivitá diuretica e come aiuto alla secrezione biliare.
• E’ bene però ricordare che questa ’cinarina’ viene inattivata dal calore, quindi gli interessati a questi effetti dovranno consumare i carciofi crudi, magari ad insalata conditi con olio, sale e menta.
Sodio, potassio, calcio, fosforo e sali di ferro, sono i minerali caratteristici di questo ortaggio.
• Molte fibre e le poche calorie lo rendono adatto a chi vuol controllare la linea.
• A tal proposito è ovviamente importante usare adeguatamente i condimenti con cui li cuociamo, pensate che 200 gr di carciofi hanno appena 90 calorie, ma accompagnati da un cucchiaio di olio e 50 gr di pane il totale calorico sale a 310!
• Ci sono tanti altri modi per consumarli: in padella con le patate, uniti alla pasta o il riso, arrostiti e così via; è sempre comunque meglio non cuocerli troppo, si corre il rischio di perderne il sapore caratteristico ed è un vero peccato.
www.accademiamediterraneadelgusto.it

CUCINA SALERNITANA

Lingua di vitello brasata Ecco come prepararla

DI ROCCO IANNONE

• La ricetta del giorno è: lingua di vitello brasata.
• Per quattro persone circa avrete bisogno di 800 gr di lingua.
• Scaldate in una casseruola a bordi alti 6 cucchiai d’olio extravergine con un battuto di 50 gr di lardo paesano, prezzemolo q.b., 1 grosso spicchio d’aglio, poi un trito di due carote, 2 coste di sedano ed una cipolla. Fate andare dolcemente per alcuni minuti aumentando l’intensitá del calore per pochi istanti per permettere alle verdure di colorire leggermente. Unite a questo punto la lingua, fatela scottare e lasciatela insaporire rigirandola bene da ogni parte.
• Bagnate con vino bianco secco e lasciate evaporare l’alcool.
• Aggiungete 2 mestoli di brodo di carne, acqua e degli aromi a vostro piacimento del tipo, noce moscata, timo secco, alloro e maggiorana. Coprite e fate cuocere dolcemente per due ore circa. Se necessita aggiungete brodo vegetale.
• Dopo di che togliete la lingua e frullate il sugo restante.
• Rimettete la lingua nel sugo e aggiungete due pomodori schiacciati e patate a pasta gialla a cubetti
• Bagnate con altro brodo fresco e lasciate cuocere fino a che la lingua risulti tenera. Aggiustate di sale e pepe di mulinello.
• Servire la lingua a fette con il sudo di contorno.
* chef ristorante
"Pappacarbone"
di Cava de’ Tirreni

Test d’italiano primi esami a Salerno

DI GIUSEPPE CAVALIERE

• Dal 9 dicembre scorso per richiedere il rilascio del permesso di soggiorno CE di lungo periodo (l’ex carta di soggiorno) è obbligatorio aver superato un test di conoscenza della lingua italiana del livello A2 del QCER (quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue). Da ieri anche Salerno è partita con la nuova procedura infatti si è svolta presso la scuola media statale Monterisi ( sede del centro territoriale di educazione per gli adulti) la prima sessione d’esame. 32 i cittadini extra-comunitari ammessi alla prova articolata in tre parti: la prima di ascolto, la seconda di lettura e comprensione e infine una di scrittura di messaggi semplici. La normativa prevede che per superare il test il candidato deve conseguire almeno l’ottanta per cento del punteggio complessivo.
• Per verificare se si è superato l’esame basta connettersi all’indirizzo web http://testitaliano.interno.it e consultare il risultato conseguito. La prefettura non rilascerá alcun attestato. In caso positivo la Questura, verificati tutti gli altri requisiti richiesti, rilascerá al cittadino straniero il permesso di soggiorno CE. In caso di esito negativo, lo straniero potrá ripetere la prova effettuando un’altra richiesta dal sito del ministero dell’interno; entro 60 giorni la Prefettura provvederá ad una nuova convocazione per l’esame.
* presidente Arci Salerno

Flan di carciofi e scarola con la provola

DI ROCCO IANNONE

• La ricetta del giorno è: flan di carciofi e scarola con la provola
• Ingredienti per 6 stampini
• 6 carciofi paesani
• 1 scarola liscia di terra asciutta
• 100 gr di provola affumicata
• 10 capperi
• 2 alici salate
• 250 gr di pane raffermo
• 100 gr di scorza di formaggio bollita
• 50 gr di noci di Sorrento
• Procedimento
• Pulite e lavate più volte la scarola. Tagliatela a pezzi e stufatela con i capperi e le alici dissalate per una ventina di minuti. Raffreddate. Eliminate le blatte dure dai carciofi, tagliateli in ottavi e bolliteli in acqua acidula e salata per quindici minuti. Raffreddate in acqua e ghiaccio per preservare aroma e colore. Per cuocere la scorza del formaggio, ben grattata in superficie, utilizzate l’acqua dei carciofi. Tagliatela a dadini. Schiacciate con una forchetta i carciofi energicamente. Aggiungete la scarola ai carciofi, insieme con la provola, le noci, il pane raffermo bagnato e strizzato, e la scorza del formaggio. Insaporite se ce n’è bisogno. Foderate gli stampi tondi monoporzione con burrino e pan grattato e riempiteli. Coprite con la stagnola e cuocete in forno pre-riscaldato per 15’ a 160º. Servite accompagnando con un filetto di pomodoro profumato alla maggiorana.
* chef ristorante
"Pappacarbone"
di Cava de’ Tirreni

Polpette di pane e carciofi in umido

DI ROCCO IANNONE

• La ricetta del giorno è: polpette di pane e carciofi in umido
• Ingredienti
• 500g di pane raffermo
• 5 carciofi di Paestum
• 1 cipolla ramata
• 50g di pecorino dolce
• Prezzemolo fresco
• 1 uovo paesano
• 150g di salsiccia secca
• Vino bianco secco
• Procedimento
• Ammollate il pane casareccio in acqua fredda per 20 minuti circa. Strizzate e lasciate asciugare una decina di minuti. Eliminate dai carciofi le blatte più dure e cuoceteli per lungo tempo in acqua salata leggermente acidula. Raffreddateli e schiacciateli con una forchetta. In una bastardella mettete il pane con i carciofi e condite a modo polpetta con gli altri ingredienti, pecorino grattugiato,uova, salsiccia secca a dadini, prezzemolo, sale e pepe. Impastate energicamente e lasciate riposare in frigo. Stufate a parte la cipolla tagliata a julienne con poco brodo e origano selvatico, aggiungete le polpette fritte precedentemente in abbondante olio. Sfumate con vino bianco secco.
• Lasciate evaporare l’alcool e continuate la cottura in umido per una ventina di minuti. Prima di servire assicuratevi che non sia troppo asciutto. Accompagnate con mallone di patate e broccoli saltato in padella calda in modo che diventi croccantino.
* chef ristorante
"Pappacarbone"
di Cava de’ Tirreni

Ancora ritardi nella consegna della posta nel Cilento

Dopo Alfano e il rione di Madonna del Carmine di Agropoli, anche a Santa Maria di Castellabate, alle frazioni Lago e Sant'Andrea, si sono registrati ritardi nella consegna della corrispondenza. Dopo una segnalazione di mancato recapito della posta, in cui si dichiarava che anche alle frazioni di Lago, Alano e centro storico di Santa Maria di Castellabate non veniva consegnata la corrispondenza da settimane, Poste italiane ha dato spiegazioni in merito.

Nel comune di Castellabate, precisamente alle frazioni di Lago e Sant'Andrea, si sono registrati dei ritardi nella consegna della corrispondenza. Il problema era causato dall'assenza, per gravi motivi, del portalettere. L'operatore è stato sostituito, ma i problemi non sono terminati. Il nuovo portalettere, infatti, ha incontrato notevoli difficoltà nel consegnare la posta per la scarsa conoscenza della zona, oltre a problemi di toponomastica. Poste italiane ha fatto sapere che il problema è in via di soluzione.

26.01.2011

Panzer-Michela, la donna forte che “spianò” 5 colleghi maschi

ROMA - Non poteva che diventare ministro. Perchè dove la trovi una più determinata del panzer Michela, rossa come un bolide della Ferrari? Lei si definisce «pragmatica, idealista e rompiscatole». A diciotto anni, per esempio, telefonò a Canale 5, da perfetta sconosciuta, e subito dopo è finita inviata ad Abu Dhabi. Questo è il tipetto. Quello di una donna-imprenditrice che, dai e dai, s’è messa alle costole del Cavaliere che ne ha massima stima («Quando la Brambilla si mette in testa un obiettivo, lo raggiunge al cento per cento»), s’è’ fatta largo fra le gelosie della nomenclatura berlusconiana e col suo piglio manageriale lumbard ha finito per convincere tutti o almeno li ha fatti tacere e masticare amaro.
Michela Vittoria Brambilla - la «trota salmonata», per via del colore arancione dei suoi capelli - non è solo il simbolo della donna in politica così come piace a Berlusconi ma è l’emblema di una nuova tendenza: il brambillismo. Ovvero, l’arte del potere femminile senza complessi. Il panzer Michela, nella corsa di questi giorni, ha spianato cinque colleghi maschi che potevano diventare ministri - Vegas, Fazio, Urso, Romani, Castelli - e invece loro si sono fermati allo stadio di ”vice” e lei è volata dritta al punteggio pieno. E si piazzerà, da pari a pari, nell’olimpo rosa del governo, con la Meloni, la Carfagna, la Gelmini, la Prestigiacomo. E con loro dovrà dimostrare di saper fare gioco di squadra.
Quando, ha giurato da titolare del Turismo, la prima cosa che ha detto MVB è stata: «Vado a lavorare». La seconda: «Il turismo è un volano contro la crisi». La terza: non c’è. Perchè bando al bla bla. E appena ha ricevuto dalle mani di Napolitano l’incarico, neppure un’ombra di commozione s’è intravista sul suo corpo che pare venuto da Cartoonia: un po’ Morticia Addams rossa e un po’ Jessica Rabbit magra.
Prima furono i Circoli della Libertà (rivali di quelli di Dell’Utri) il suo trampolino. Poi Berlusconi ha inventato il Pdl con lei e in qualche maniera per lei o meglio per le persone come lei: giovani e piene d’ambizione, molto telegeniche (le calze autoreggenti di MVB insieme alle sue gambe lunghe e alla grinta delle sue argomentazioni hanno spopolato in video) e estranee ai tinelli della politica-politicante e dal parrucconume della burocrazia di partito. Del resto MVB s’è inventata, da imprenditrice ittica, i salmoni low cost per portare sulla tavola di tutti il cibo dei ricchi. E lo stesso vuole fare con il partito: «Democrazia dal basso».
Anche uno tosto come Tremonti, sulle prime ma poi cambiò, non prese bene l’irruzione del brambillismo. E nel partito c’era chi supplicava il Cavaliere per ottenere una sorta di ”codice anti-Brambilla” e lui li tranquillizzava: «Farà anche lei la trafila». Ma intanto voleva sempre MVB in tivvù, la sponsorizzava in tutti i modi, le ha anche finanziato un giornale e un canale satellitare. Fioccavano segretamente le ironie sul Cavaliere, dentro il partitone azzurro, del tipo: una volta i settantenni, per una ragazza, si limitavano a cambiare la macchina, ora invece cambiano i partiti. «La Brambilla ricordi che la politica è fatta di cultura e di umiltà», doveva esclamare il coordinatore Sandro Bondi, per placare le ansie dei maggiorenti del suo partito.
Ma questa è acqua passata. Adesso, Berlusconi deve soltanto stare attento a non ripetere che, a succedergli come leader della neo-destra, potrebbe essere lei.

la relazione esistente tra etica, politica e diritti umani

“Dove, dopo tutto, cominciano i diritti umani universali? Nei piccoli luoghi, vicino a casa....., così vicini e così piccoli che non possono essere visti su una qualunque mappa del mondo. Eppure essi sono il mondo dell’individuo; il vicinato con cui egli vive; la scuola che frequenta; la fabbrica, la fattoria o l‘ufficio in cui lavora. Questi sono i luoghi in cui ogni uomo, donna o bambino cerca eguale giustizia, eguali opportunità, eguale dignità senza discriminazioni. Se questi diritti non hanno significato lì, hanno poco significato in qualunque altro luogo. Senza un’azione d’impegno civile per applicarli vicino a casa, cercheremo vanamente il progresso in un mondo più grande”

(Eleanor Roosevelt, New York, 27 marzo 1958)

L'AEROPORTO DECOLLA SOLAMENTE SU FACEBOOK.

Il popolo di Facebook si mobilita per l'aeroporto di Salerno-Pontecagnano.Sono infatti tre i gruppi con circa 1000 iscritti complessivamente che hanno aperto un dibattito sul sito del social-network.Una consistente parte ( circa 750 ) nei giorni scorsi ha deciso di scendere in campo per sostenere le riapertura dello scalo della provincia di Salerno, chiuso da dicembre.Alla guida di questo gruppo, un artigiano di 51 anni originario di Genova, ma dal 1995 residente a Stella Cilento, piccolo Comune dell'entroterra cilentano. <=>.L'obiettivo del piccolo esercito di utenti di internet è quello di " assediare " governo, ministeri ed enti preposti inviando agli indirizzi di posta elettronica centinaia di migliaia di e-mail. <<>>.La campagna via e-mail con la richiesta di spiegazioni, comincerà nei prossimi giorni <<>>, spiegano gli utenti.E' dal 18 dicembre scorso che dallo scalo di Pontecagnano sono sospesi decolli e atterraggi.All'origine della decisione, l'abbandono dell'aerostazione da parte della Global Aviation Network, società romana incaricata della gestione e commercializzazione dei voli.Il dibattito tra gli iscritti ai gruppi è vario, negli ultimi tempi si è concentrato soprattutto sulle richieste di indennizzo, Angelo De Vita ad esempio ha raccontato la sua disavventura : Lunedì aveva un volo Napoli-Milano alle 15.50, ho preso il treno da Vallo alle 14.12 ; arrivati quasi a Pompei il personale ha fatto sapere che Napoli Centrale era occupata, di conseguenza De Vita ha dovuto utilizzare la Circumvesuviana ed è arrivato a Napoli Centrale alle 17.05, con un taxi per Capodichino e arrivo alle 17.20 quando la compagnia aveva già chiuso i check-in e i tre passeggeri della provincia di Salerno c'è stato lo spostamento del volo, con penale di 72 Euro, alle ore 21.55.Un altro utente di Facebook, Antonio Sessa, il 6 Febbraio ha indicato a nome del portale che rappresenta " Liriportal.net " le procedure per il rimborso dei biglietti venduti dalla GAN." Se avete pagato con Carta di Credito - scrive -vi consiglio di aprire una richiesta di rimborso presso la Cc per servizio non erogato.Qualcun'altro sembra che l'abbia avuto anche da GAN ma molti sono ancora in attesa ".

DONNE AZZURRE, RIFORMULARE LEGGE ELETTORALE

Un appello al presidente del Consiglio regionale, Sandra Lonardo, e al governatore Bassolino, affinche’ si proceda, ’senza ulteriori ripensamenti e indugi’, a ‘una immediata riformulazione del progetto di riforma della legge elettorale regionale’, e’ stato lanciato dalle Donne Azzurre, che oggi hanno partecipato al sit-in di protesta davanti alla sede del consiglio regionale, assieme alle rappresentanti di numerosi partiti, associazioni e della commissione Pari opportunita’ della Regione Campania.‘La cancellazione del listino dalle elezioni per il consiglio regionale - rileva la dirigente delle Donne Azzurre della Campania, Clorinda Boccia Burattino - e’ un duro colpo alle regole della democrazia e del vivere civile, perpretrato attraverso l’abolizione di uno strumento che, comunque, ha garantito una seppur minima parita’ di diritti. Un atto di miope prepotenza e arroganza politica, al quale si ribella l’intero universo femminile, che non puo’ e non vuole essere ne’ esclusa, ne’ cancellata dalla vita politica e istituzionale della Campania’ .(ANSA).

Donne Pdl: per la violenza sessuale il carcere sia obbligatorio

ROMA (9 febbraio) - Rendere obbligatoria la custodia cautelare in carcere per coloro che sono accusati di reati a fondo sessuale. E' quanto prevede la proposta di legge parlamentare, prima firmataria la deputata Barbara Saltamartini (An), presentata questa mattina a Roma presso il gazebo rosa del Pdl a piazza San Lorenzo in Lucina e sottoscritta, tra gli altri, dai ministri della Gioventù, Giorgia Meloni, e delle Pari opportunità, Mara Carfagna.La proposta di legge intitolata "Modifiche al codice di procedura penale" concernenti la disciplina dei criteri di scelta delle misure da applicare nei reati di violenza sessuale introduce, ha detto la Saltamartini, «una delimitazione al sistema di discrezionalità del giudice per il tipo di misura da imporre nel caso in cui sussistano gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti di violenza sessuale, atti sessuali con minorenne e violenza sessuale di gruppo del codice penale. E, in particolare, individua nella custodia in carcere la misura idonea».Secondo Giorgia Meloni questa proposta di legge «è un segnale importante anche rispetto alla difficoltà con cui l'opinione pubblica ha accolto alcuni provvedimenti presi nei confronti di responsabili o fiancheggiatori degli episodi di violenza più recenti».

GIUSTIZIA: LUXURIA, BUONO TESTO CARFAGNA SU STALKING

Avellino, 2 feb. (Adnkronos) - "Il testo messo a punto dalla Carfagna contro lo stalking e' buono". Alla manifestazione 'Governincontra' organizzata ad Avellino dal ministro dell'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi, c'e' anche l'ex parlamentare del Prc, Vladimir Luxuria. "Sono stata invitata dal ministro -spiega- e ho accettato. Ho letto attentamente il testo del provvedimento messo a punto dal governo ed e' fatto bene. Lancio un appello a tutti i gay, lesbiche e trans affinche' si servano di questa legge". Tra gli ospiti della kermesse di oggi, c'erano non solo i ministri dell'Interno Roberto Maroni e delle Infrastrutture Altero Matteoli ma anche il responsabile delle Pari opportunita' Mara Carfagna.
(Vam/Gs/Adnkronos)

Dalla carne al caffè: in Italia la spesa più «salata» d’Europa

BRUXELLES — «Beh, l’Italia è messa abbastanza bene», commenta Meglena Kuneva, commissaria europea per la protezione dei consumatori. E in effetti, è così: nella seconda «Pagella annuale dei mercati», appena diffusa dalla Commissione europea, il Bel Paese si conquista una posizione mediana abbastanza dignitosa. Per esempio, la percentuale di produttori i cui prodotti sono stati «richiamati», cioè ritirati dal mercato, perché difettosi, è del 22%, quasi in linea con la media europea. Le brutte sorprese si trovano altrove. Quando appunto per il cliente si tratta di farsi rimborsare o riparare un prodotto difettoso, di ottenere una riduzione del prezzo o di cancellare il contratto di acquisto, dicono ancora i dati Ue, solo i consumatori della Bulgaria e della Romania sono trattati peggio di quelli dell’Italia. Mentre solo il cliente di Malta sta peggio di noi, quando deve esercitare il «diritto di recesso», entro un termine di tempo prefissato. Un mezzo disastro: e sarà anche per questo che i consumatori italiani che hanno fiducia nelle istituzioni sono meno di due su cinque, un bel po’ al di sotto della media europea.
In generale, vale anche per l’Italia ciò che è stato osservato per gli altri Paesi della Ue: prodotti casalinghi e servizi come le telecomunicazioni e le assicurazioni, tutto abbastanza bene. «Ma in tutta l’Europa ciò che non funziona bene — dice Meglana Kuneva — sono i servizi energetici e bancari, e i trasporti». L’Italia torna a sorprendere in un’altra ricerca, svolta da Eurostat sui prezzi al consumo. Per almeno quattro prodotti alimentari base, è fra i sei-sette Paesi più «cari» d’Europa, e in alcuni casi sta purtroppo ai primissimi posti. Per esempio, il burro: il prezzo italiano è battuto solo da quello ungherese (prezzi del giugno 2008). E l’olio? In Italia costa quanto in Gran Bretagna, e di più che in Spagna o in Portogallo, Paesi non certo più ricchi di uliveti e di frantoi. Per la carne bovina non congelata, solo la Svizzera (ma è fuori dalla Ue, non conta) è più cara di noi. E perfino per il caffè, patrimonio nazionale, l’Italia è più cara del Portogallo, o della Spagna.