Agropoli, Cirielli lancia strali contro Alfieri
l presidente in piazza per sostenere Di Luccio: «Bravi solo a far debiti»

Duro attacco del presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, al candidato sindaco Franco Alfieri. In una piazza gremita, Cirielli, arrivato ad Agropoli per sostenere il candidato sindaco del Pdl, Di Luccio, ha detto che «se devo giudicare Alfieri come consigliere provinciale, il mio giudizio non può che essere positivo in quanto egli fa un’opposizione attenta e coerente; ma se devo giudicarlo come assessore provinciale, il mio giudizio è di una bocciatura senza appello. Durante la giunta Villani di cui faceva parte, infatti, la Provincia ha subito un indebitamento enorme, pari a 40 milioni di euro. Ho sentito che anche Agropoli versa in una situazione debitoria preoccupante, a causa dell’accensione di numerosi mutui presso la Cassa depositi e prestiti. Si vede che questa gente ha la cattiva abitudine di fare debiti che le amministrazioni successive devono provvedere a coprire. Non ci possiamo permettere di amministrare in questo modo, considerando il periodo di crisi che sta attraversando l’Italia ed il mondo intero. In Provincia sono avanzati 6 milioni di euro, li avrei potuti utilizzare facendo piccoli lavori che avrebbero garantito la mie rielezione alle prossime provinciali. Non me la sono sentita, con 4 dei 6 milioni ho coperto una parte dei debiti dell’ente».
• «Agropoli che è anche la mia patria, in quanto ci abitano i miei familiari - ha continuato Cirielli - ha bisogno di voltare pagina e Pasquale Di Luccio, candidato sindaco del Pdl può rappresentare il giusto cambiamento. E’ un professionista serio, competente, brillante e onesto, e per noi del Pdl può rappresentare linfa nuova per questa cittá. Non bisogna pensare a fare cose effimere e appariscenti, bensì bisogna concentrarsi sulla concretezza, abbandonandosi a pensare che noi siamo gli artefici del futuro dei nostri figli. Alfieri da questo punto di vista ha lasciato a desiderare, pensando solo all’oggi, non curandosi del domani. Con lui abbiamo un rapporto cordiale e abbiamo collaborato in più occasioni. Tra le tante ricordo l’accorpamento del Liceo classico con lo Scientifico, scelta allora fortemente criticata da Emilio Malandrino che ha lasciato il Pdl per passare con Alfieri».
Andrea Passaro
"La Città" 03.05.2012
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