venerdì 11 febbraio 2011

Niente fondi, salta il Carnevale

Capaccio. Dopo quarant’anni cancellata una delle manifestazioni storiche del territorio

Le contrade non rischiano le spese per allestire i carri


• Capaccio. Dopo 38 anni, per la prima volta, Capaccio Paestum non festeggerá il carnevale. Solo due contrade, su sei, infatti, hanno realizzato i carri allegorici che, però, sfileranno nel comune di Agropoli, partecipando alla manifestazione organizzata nella vicina cittadina cilentana. Coriandoli, maschere e trombette non coloreranno, dunque, le strade capaccesi.
• Un evento organizzato negli anni scorsi dall’associazione "Carnevale Capaccio - Paestum", presieduta da Carmelo Pagano. Mancanza di risorse economiche, è la motivazione che ha scoraggiato le contrade capaccesi all’organizzazione del carnevale che, ogni anno, ha attirato nella cittadina dei templi migliaia di visitatori e soprattutto tantissimi bambini, che hanno preso parte alla sfilata nelle vie cittadine.
• «Quest’anno - spiega Pagano - non abbiamo ottenuto le necessarie risorse dagli enti che, solitamente, hanno contribuito alla realizzazione del carnevale, tra questi la Bcc di Capaccio. La veritá è che si sente fortemente la crisi, e le contrade hanno avuto notevoli difficoltá, non riescono a sostenere le spese. Tra assicurazioni, impiantistica e spese varie al Comitato occorrono oltre diecimila euro per l’organizzazione del carnevale». Le uniche due contrade Gromola e Scigliati, che hanno allestito i carri allegorici, parteciperanno alla sfilata che si svolgerá ad Agropoli.
• «E’ una manifestazione - afferma Silvio Marino, uno degli organizzatori del carnevale - che negli anni scorsi ha fatto registrare la presenza di oltre 15mila persone, dando slancio all’economia locale. E’ senza dubbio alcuno, una delle attrattive più importanti. Lancio un appello a tutta la comunitá capaccese a collaborare affinché, questa tradizione non venga persa».
• Disposto a contribuire alla realizzazione dell’evento il sindaco Pasquale Marino, ma solo se la manifestazione si fosse svolta, come consuetudine, sul territorio comunale. «Abbiamo sempre contributo per il carnevale e lo avremmo fatto anche quest’anno. Avevamo previsto in bilancio uno stanziamento di 15mila euro - spiega il primo cittadino di Capaccio - ma non possiamo erogare le risorse se la manifestazione di fatto, non viene realizzata a nel nostro comune. Se i due carri sfileranno ad Agropoli, come amministrazione non cacceremo un euro. Mi dispiace che si sia interrotta una tradizione storica per il nostro territorio». La morte del Carnevale di Capaccio rappresenta anche una occasione sfumata per il commercio lacale che ogni anno attendeva questo momento per una boccata d’ossigeno. Un taglio che oltre alla tradizione colpisce l’economia.
Angela Sabetta
© riproduzione riservata

"La Città" 11.02.2011

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