mercoledì 15 luglio 2009

Un anno con Mara Carfagna la ministra si celebra in un libro



ROMA - Si intitola "Mara Carfagna, un anno di governo". Non è la solita, anonima e burocratica, brochure governativa ma qualcosa di più frizzante, adatto al personaggio. Copertina blu Armani (un omaggio allo stilista del cuore), 65 pagine patinate per raccontare tutte le fatiche della ministra e un piccolo book fotografico con 18 scatti autocelebrativi, in cui è sempre lei la protagonista. Raccontano che Silvio Berlusconi abbia ordinato a tutti i componenti della "squadra" di compilare il bilancio di un anno di attività, ma la Carfagna ci ha messo del suo ed è nato il "book". Molto personale, fin dall'introduzione, in cui confessa la tentazione della maternità. Con queste parole: "Mi sembra urgente e doveroso come donna lavoratrice, e spero futura madre, tentare di offrire una soluzione a quelle difficoltà che le donne quotidianamente incontrano". Poi promette che "presto diventerà legge anche il testo contro la prostituzione in discussione in Parlamento", a dispetto di quanti ipotizzavano un congelamento del ddl per non creare imbarazzi in tempi di escort. E invece no, la Carfagna tira dritto: "È sentita come prioritaria l'esigenza di colpire chi si avvale della prostituzione o contatta delle persone che si prostituiscono alimentando il mercato stesso". A una prima parte più istituzionale sui provvedimenti sponsorizzati dal suo ministero - dal reato di stalking al garante per l'infanzia - ne segue un'altra dove la Carfagna viene celebrata con molte fotografie. Con un "calendario" che la segue quasi giorno per giorno e ne racconta le gesta, corredato dalle immagini della ministra con Napolitano, Alfano, La Russa, e poi Lula, la Moratti, i clown degli ospedali pediatrici, con la mimetica in mezzo ai soldati italiani, in maglioncino fucsia tra i terremotati d'Abruzzo. L'ultima foto è quella con papa Ratzinger, al cui cospetto la Carfagna si presenta con la testa coperta da un velo di pizzo nero. Molto elegante, molto Armani.

di FRANCESCO BEI

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